The Room VR: A Dark Matter - Recensione

La serie di Fireproof Games si dà alla realtà virtuale. Riuscirà a replicare le atmosfere dei capitoli originali?

The Room VR: A Dark Matter - La recensione

LA RECENSIONE IN BREVE

  • Riprende i capitoli originali mantenendo intatto il loro fascino e la magnifica atmosfera, trasportando tutto in VR nel miglior modo che si potesse sperare.
  • Enigmi sempre ingegnosi e non banali che si susseguono ininterrottamente dando al gioco un ritmo incalzante e mai noioso.
  • Grafica convincente e sonoro perfetto uniti a una realizzazione tecnica che ci trasporta per tutta la durata del gioco in un mondo fantastico.

Per chi non avesse mai sentito parlare di The Room, si tratta di una serie di videogiochi rompicapo con visuale in prima persona originariamente usciti su cellulari e tablet iOS e Android. Le origini mobile non vi ingannino: fin dal primissimo capitolo The Room è stato in grado di dimostrare che con buone idee e tanto talento, anche un piccolo studio può produrre videogiochi di qualità sopraffina che non è esagerato definire capolavori nel loro genere.

Nel nuovo The Room VR: A Dark Matter, il giocatore viene subito catapultato in un mondo misterioso e carico di atmosfera, dove, affrontando ambientazioni lugubri e favolose un enigma dietro l’altro, deve farsi strada per svelare il mistero che si cela dietro al cosiddetto "elemento nullo". Per quanto la trama sia assolutamente accessoria in The Room, ce n'è a sufficienza per intrigare il giocatore senza risultare troppo ingombrante.

Nei primi giochi della serie si trattava prevalentemente di armeggiare con una serie di scatole cinesi che nascondevano una sorpresa dietro l’altra, piene di meccanismi affascinanti che portavano ad altri interruttori, altre chiavi, altre scatole in una serie infinita di rompicapo appassionanti. Un approccio piuttosto fuori dal comune, all'epoca (parliamo di quasi dieci anni fa).

Enigmi da visore

Per la versione VR si è deciso di ridurre le interazioni con i cofanetti, semplificandoli concettualmente (ma non banalizzando gli enigmi), favorendo invece l’interazione con le varie stanze. Ne consegue che a differenza dei capitoli precedenti, la nostra attenzione non sarà più rivolta quasi esclusivamente su complessi scrigni meccanici, ma distribuita più equamente per le stanze, dove avremo moltissimi elementi da combinare. Si tratta di una scelta che cambia un po' il gioco, non necessariamente un miglioramento o un peggioramento della struttura originale, forse semplicemente un’evoluzione contestualizzata dalle esigenze che il passaggio alla realtà virtuale comporta.

Se infatti, nei precedenti The Room, il gioco era concepito per essere utilizzato su un touch screen, ponendo quindi l’accento sulle azioni che avremmo dovuto svolgere con le dita, in questo caso maggiore attenzione è stata attribuita all’ambiente che ci circonda e ci avvolge. Da qui evidentemente la decisione di spostare la maggior parte degli enigmi in elementi ambientali e ridurne la concentrazione in piccoli oggetti. Il risultato è lodevole.

Elemento fisso e invariato del gameplay è invece “l’oculare”, una particolare lente che, quando indossata, ci permette di vedere cose invisibili ad occhio nudo (segni, scritte, o letteralmente squarci in un’altra realtà). È indispensabile per raccogliere gli indizi necessari a risolvere i tantissimi puzzle di cui affermare che il gioco è pieno sarebbe usare un eufemismo: gli enigmi sono la colonna vertebrale di The Room VR e non lasciano spazio alla noia in un susseguirsi di interazioni ed elementi da maneggiare che portano sempre ad un nuovo mistero, fino alla risoluzione del livello.

Le stanze della tensione

La storia di A Dark Matter si svolge nella Londra dei primi del '900 e ci mette nei panni di un nuovo personaggio, un investigatore della polizia londinese. Come accennato, la trama non è comunque rilevante, quindi potrete giocare tranquillamente partendo da questo capitolo anche senza avere mai sentito parlare di quelli precedenti e questo non vi farà perdere una briciola dell’esperienza complessiva. Da segnalare l’ottimo adattamento in lingua italiana che, anche se non indispensabile, è un gradito elemento per permettere a tutti di essere coinvolti nella storia.

Che utilizziate il controller DualShock 4 o i due PlayStation Move per simulare le vostre mani, i comandi sono sempre e comunque molto semplici: afferrare e roteare oggetti, spostare leve e spostarvi in zone predefinite delle stanze tramite “teletrasporto”. Il rischio di incappare nel temibile effetto motion sickness, quindi, è ridotto al minimo.

Come per tutti i capitoli precedenti, l'estetica è assolutamente splendida e il tutto si deve a una direzione artistica davvero apprezzabile. Le stanze sono ben realizzate, ma è soprattutto l’atmosfera a coinvolgere il giocatore in modo strepitoso. L'accompagnamento musicale è essenziale ma adeguato e convincente, gli effetti sonori come sempre azzeccatissimi. Ogni sospiro, ogni bisbiglio, ogni passo che già nelle versioni mobile contribuivano ad inquietare il giocatore, qui funzionano all’ennesima potenza, tenendovi costantemente in tensione, immergendovi perfettamente nel mondo di The Room.

Non è da meno la messa in scena che elegante e coinvolgente senza risultare eccessiva. Il modo in cui una pagina fluttuerà dal buio fino alle vostre mani, o un’ombra vi mostrerà le azioni di chi vi ha preceduto vi illuderanno di essere davvero dentro al gioco.

Uno dei pochi, veri, problemi dell’opera di Fireproof è che l’avventura si completa in poche sessioni: quattro o cinque ore dovrebbero bastarvi per raggiungere i titoli di coda. Una volta portata a termine, difficilmente sarete incentivati a tornare ad immergervi nelle sue atmosfere. Ma d’altronde si tratta di un'avventura così affascinante, che onestamente mi sarebbe sembrato corto anche se fosse durata più del doppio.

Verdetto

The Room VR: A Dark Matter, rappresenta forse la più bella avventura del suo genere in VR, e si tratta indubbiamente di un titolo imperdibile per tutti i possessori di questa tecnologia. Che vi piaccia il genere o meno, fatico a credere che qualcuno possa non rimanere rapito da un titolo che trasuda stile, atmosfera e amore come questo. Da comprare immediatamente senza scuse, e per chi non ha mai giocato quelli per dispositivi mobile... vedrete, dopo aver giocato ad A Dark Matter potreste anche decidere di recuperare i vecchi, perché ne vorrete ancora e ancora.

In questo articolo

The Room VR: A Dark Matter

Fireproof Games | 26 Marzo 2020
  • Piattaforma

The Room VR: A Dark Matter - La recensione

8.5
Buono
The Room arriva su dispositivi VR e lo fa nel migliore dei modi possibili, riprendendo le meccaniche della serie ed espandendole in modo impeccabile per la VR, dando vita ad un’avventura affascinante e imperdibile.
The Room VR: A Dark Matter