Quake II – Recensione

Quake II dovrebbe finire nei manuali destinati agli sviluppatori di tutto il mondo, per illustrare come andrebbe sempre fatta una remastered. La riproposizione, in un medium complesso e sfaccettato come quello dei videogiochi, è cosa buona e giusta. Al di là dell’importanza della conservazione, molti videogiochi del passato sarebbero perduti per sempre senza pratiche tutt’altro che legali legate all’emulazione e alla pirateria, è giusto dare l’opportunità anche ai neofiti, anche ai più giovani di recuperare, anche solo per semplice curiosità, i grandi classici del passato. Del resto, si può capire dove si va, solo sapendo da dove si arriva.

Eppure, se da una parte impazzano le polemiche riguardo alla recente riproposizione di Read Dead Redemption, su molti fronti ritenuta svogliata e poco attenta ai dettagli, il lavoro svolto da Nightdive Studios è oggettivamente superbo, rispettoso del materiale d’origine e al tempo stesso del pubblico odierno.

Il concetto su cui si è basato lo studio di sviluppo, del resto, è tanto semplice, quanto efficace. Mantenere intatto e, al tempo stesso, aggiornare, ampliare, estendere.

Sì, perché, tanto per cominciare, i più nostalgici e chi è in cerca dell’esperienza originale possono (ri)giocarsi Quake II con lo stesso aspetto estetico che aveva nel 1997, anno della sua release originaria. Volendolo è anche possibile attivare un filtro che simula l’effetto degli schermi dei vecchi CRT, così da restituire interamente il feeling visivo di una volta.

Per chi invece cerca un approccio più moderno, Nightdive Studios si è ovviamente spesa per migliorare il comparto grafico del gioco. Selezionando la giusta voce nell’apposito menù, si assiste al globale rimaneggiamento dell’estetica di Quake II. Certo, non aspettatevi un restyling totale. L’originale è ancora lì, ben visibile. Non si tratta di un remake, del resto. Eppure, le migliorie sono molteplici e tutte graditissime. Anti-aliasing, profondità di campo, ombre dinamiche, effettistica globalmente migliorata, texture ripulite, modelli poligonali rivisti, 120fps e 4K su PlayStation 5, Xbox Series e PC. Il gioco, insomma, pur non nascondendo la sua età, si presenta in forma smagliante sui moderni monitor e televisori.

Anche su Nintendo Switch, dove frame rate e risoluzione sono ovviamente inferiori, Quake II non sfigura affatto, con il vantaggio tutt’altro che secondario di potersi portare in giro il capolavoro senza tempo di id Software.

Anche sul fronte contenutistico, questa remastered è assolutamente promossa a pieni voti.

A rendere ancora più invitante questa remastered di Quake II, la presenza di Call of the Machine, ulteriore espansione inedita e realizzata per l’occasione

Tanto per cominciare potrete mettere le mani su Quake II 64, versione completamente differente da quella pubblicata su PC, pensata appositamente ed esclusivamente per il vecchio Nintendo 64. Oggi, come allora del resto, di tutto il pacchetto questa è senza dubbio l’offerta più debole. Schiacciato da un’orizzontalità dovuta alla difficoltà dovute all’utilizzo del pad, invece che di mouse e tastiera, il level design pecca anche di un’ostentata linearità, oltre che di una semplicità asfissiante già per l’epoca. Ci si divertiva poco nel 1999, la versione per la console della Grande N uscì due anni più tardi, oggi è poco più che un interessante oggetto museale da provare giusto per qualche minuto.

Molto meglio la versione che tutti conosciamo di Quake II, ancora perfettamente in grado di divertire ed estasiare. Certo, chi è cresciuto a pane e FPS come Halo e Call of Duty potranno sorridere teneramente della basilarità del level design e dell’artigianalità del gunplay. Eppure, tra una sparatoria e l’altra, anche i più pretenziosi si ritroveranno a divertirsi di gusto. Il merito va ricercato in una serie di elementi ancora in grado di far splendere questo gioco di luce propria. La varietà dei nemici da affrontare, tanto per cominciare. L’ampiezza dell’arsenale. L’ottimo feedback conseguente ad ogni colpo esploso. Il ritmo globale dell’avventura, a tratti davvero forsennato. L’immaginario scaturito da questa lotta interplanetaria che gli umani decidono di spostare sul mondo natale degli alieni ostili che minacciano la sopravvivenza della nostra specie. Ovviamente il level design ancora in grado di sorprendere grazie ad ampie aree da esplorare a caccia di collezionabili o strade secondarie con cui sorprendere gli avversari.

Oltre al gioco base, non mancano anche le due espansioni classiche, ovvero The Reckoning e Ground Zero, anch’esse giocabili nelle loro versioni originali, cioè senza upgrade grafici di sorta. A rendere ancora più invitante questa remastered di Quake II, venduta tra l’altro a meno di dieci euro e inclusa nell’Xbox Game Pass (qui trovate card valide per l’abbonamento), la presenza di Call of the Machine, ulteriore espansione inedita e realizzata per l’occasione. Con i suoi 28 livelli, è in grado di aggiungere un’ulteriore mezza dozzina di ore di intrattenimento almeno, che si sommano alle quasi venti degli altri contenuti, compresa la versione del gioco per Nintendo 64.

Come se non bastasse, torna il multiplayer, anche in locale con il caro e vecchio split-screen a quattro giocatori. Tra deathmatch e capture the flag, anche in quest’ambito non mancano certo dei contenuti con cui intrattenersi. A ben vedere, tuttavia, questo è certamente l’aspetto del gioco che è più invecchiato e che potrebbe faticare a conquistarsi del tempo nei vostri pomeriggi. Se il single player conserva un fascino tutto suo, ovviamente a patto di apprezzare il gusto retrò di questo FPS, sfidando altri giocatori online potreste patire particolarmente la relativa macchinosità del sistema di controllo e la sostanziale linearità delle arene di scontro. Tuttavia, per qualche breve massacro con gli amici di un tempo, la remastered di Quake II è in grado di intrattenere più che a dovere.

Conclusioni

Quake II secondo Nightdive Studios è un manuale interattivo di come andrebbero fatte le remastered.

Il gioco di id Software è innegabilmente invecchiato. Sistema di controllo e level design tradiscono i ventisei anni sul groppone di questo FPS. Eppure, uccidere alieni e far saltare in aria cose regala ancora tanto divertimento.

Inoltre, come detto, ci troviamo di fronte ad una grande riproposizione. Graficamente il lavoro d’aggiornamento è assolutamente convincente. Inoltre, in termini contenutistici sono state inserite sia la versione PC, sia quella per Nintendo 64, con tanto di espansioni, di cui una inedita e sviluppata ad hoc.

Il deathmatch non sarà divertente come una volta, ma sia in termini museali, che preso come FPS in sé e per sé, siamo di fronte ad un ottimo prodotto, dedicato ai curiosi, ai nostalgici, a chi nutre un certo interesse di conoscere e scoprire la storia del genere e dei videogiochi.

Buon FPS, ottima remastered. Altamente consigliata ad un pubblico ampio e variegato.

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